Giardini della Regina

  • Immagini da: Giardini della Regina
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Immergersi a Cuba è il sogno di ogni subacqueo: a circa 50 miglia dalla costa Sud, in pieno Mar dei Caraibi, sorge un arcipelago formato da centinaia di cayos, isolotti di varie dimensioni, ricchi di mangrovie e palme che si protendono su spiagge bianchissime ed assolutamente vergini. I Giardini della Regina, così chiamati per la loro bellezza da Cristoforo Colombo, si estendono da Est a Ovest per una lunghezza totale di 200 km, delineando una barriera corallina (la terza più grande del mondo) che ospita innumerevoli specie differenti di pesci e tutti i tipi di corallo (tranne quello rosso mediterraneo). Già in pochi metri d’acqua si rimane affascinati da un susseguirsi pittoresco di forme e di colori tipici di questi mari inesplorati, vergini a tal punto che già a 17 metri si incontrano banchi di corallo nero. Si possono fotografare dentici giganti, squali, cernie d’eccezionali dimensioni, razze, tartarughe, barracuda, branchi di carangidi (tra cui i rarissimi permit).I Giardini della Regina sono un luogo che va al di là di ogni immaginazione, difficile da descrivere con parole: sono emozioni che vanno vissute, troppo profonde per essere narrate. Sempre quello che si incontra sotto e sopra l’acqua è superiore ai ricordi e ovviamente alle aspettative di chi arriva qui per la prima volta.Sicuramente sono gli squali (se ne contano 7 diversi tipi) a rendere indimenticabili le immersioni in questo angolo di paradiso. Quello che sembra incredibile è che presto ci si abitua ad immergersi in mezzo ai predatori del mare: lo si fa con una incredibile naturalezza, come se fosse una cosa di tutti i giorni. L’immersione con gli squali non è qui uno spettacolo da circo, semplicemente sei in mezzo agli squali, e loro ti accettano, fai per così dire parte dell’ambiente. È una sensazione incredibile. Ogni stagione qui ha la sua peculiarità: a febbraio/marzo è il momento della “corrida” dei carangidi che a centinaia risalgono verso la superficie circondando i subacquei; a maggio è la volta del pargo e dei tarpons, grandissimi e argentei, poi le cernie. A novembre l’acqua è meno limpida (solo una trentina di metri!!!!) a causa del plancton, e proprio per questo motivo è facile incontrare lo squalo balena.Una peculiarità esclusiva dei Giardini della Regina sono le fantastiche pareti di roccia nera con tunnel e canyons che creano giochi di colori unici e formano un forte contrasto con il fondo di sabbia bianchissima: è questo il regno di cernie gigantesche (fino a 200 Kg), che si aggirano in mezzo ai canyons, seguono i sub e si lasciano avvicinare, quasi toccare. Sembra impossibile, è difficile fotografare un soggetto perché spesso un altro, altrettanto interessante, passa davanti all’obiettivo proprio al momento del click!!!Cernie, squali e murene girano intorno ai subacquei tranquilli ed indifferenti. I tunnel scavati nella roccia sono fantastici, qua e là raggi di luce che illuminano rami di corallo nero. Sotto la barca un branco di una trentina di squali seta aspetta il ritorno dei sub.L’incredibile quantità di pesce che si incontra ai Giardini è dovuta al fatto che dal 1996 i Giardini della Regina sono stati dichiarati Parco Naturale. È stata vietata ogni forma di pesca professionale mentre é stata concessa all’Avalon Diving Center (a proposito Avalon era l’isola fatata di Mago Merlino), in esclusiva, la gestione delle attività subacquee in tutta l’area del Parco in cambio del rispetto di determinate regole e di una stretta ed attiva collaborazione con lo stesso Governo cubano al fine di salvaguardare l’integrità dell’ambiente marino e terrestre. In questo modo, nel giro di pochissimi anni, l’arcipelago si è ripopolato e un gruppo di biologi collabora continuamente con le guide del diving ad un progetto di marchiatura (tagging) che serve ad avere un controllo sugli spostamenti e le nascite degli squali e delle cernie che vivono nel parco. I biologi cubani si occupano anche di un progetto per la protezione ed il controllo delle tartarughe che nella stagione della riproduzione salgono sulle spiagge a deporre le uova. I Giardini della Regina sono sicuramente il paradiso della subacquea, uno degli ultimi posti al mondo assolutamente vergini e incontaminati. Ma possono essere un luogo di vacanza indimenticabile per chiunque ami la natura e voglia dimenticare i ritmi della vita moderna. Per i non sub sono previste tante attività, quali escursioni nella laguna dove vivono migliaia di uccelli quali aironi, pellicani, fregate e perfino aquile. È possibile incontrare nel loro ambiente caimani e tartarughe, iguane e la simpatica Jutia, una specie di nutria che vive fra le mangrovie cibandosi delle radici e bevendo la rugiada. Talvolta vengono perfino avvistati lamantini, una volta abbondanti nella laguna, ora molto rari dopo l’uragano che nel 1932 sconvolse la zona cancellando alcuni isolotti con sorgenti di acqua dolce. Gli squali poi possono essere visti non solo dai subacquei, ma anche facendo snorkeling.

Partenza

Imbarco da Jucaro

Programma

Venerdi: Partenza dall'Italia per Havana. Incontro con il nostro assistente e trasferimento in Hotel .
Dal venerdi al sabato pernottamento presso il Hotel in camera con colazione.
Sabato: dopo colazione partenza per I Giardini della Regina con imbarco a Jucaro.
Dal Sabato al Venerdi: Crociera ai Giardini Della Regina Cuba con trattamento Pensione Completa.
Venerdi: Dopo colazione partenza per Havana.
Dal Venerdi al Sabato pernottamento presso il Hotel con colazione
Sabato dopo colazione, trasferimento all’aeroporto e partenza per l’Italia.
Domenica: Arrivo

Punti immersione

Lungo la costa dell'isola di Cuba, in pieno Caribe, trecento chilometri a Sud del Tropico del Cancro e oltre duemila a Nord dell'equatore, si trovano, protetti dalla terza barriera corallina del mondo per estensione, Los Jardines de la Reina, un arcipelago composto da centinaia d’isolotti assolutamente vergini (cayos) che rimangono senza nome anche sulle migliori carte geografiche locali. Una equipe italiana, innamoratasi del luogo, tredici anni fa, ha realizzato un piccolo centro specializzato per la subacquea in questo luogo unico al mondo. Da allora al fine di preservare questo patrimonio, questa parte dell’arcipelago dei Giardini della Regina è stato dichiarato dalla Repubblica di Cuba, rappresentata dal Ministro della Pesca, Parco Ecologico Nazionale. E’ permessa solo la pesca sportiva in numero limitato e la pesca dell’aragosta, mentre è stato proibito ogni altro tipo di pesca commerciale. L'enorme distesa di sabbia, cespugli o isolotti di mangrovie tra flats abbaglianti e canali turchesi lascia senza fiato.Sotto la superficie, l’acqua è limpidissima; il paesaggio di una bellezza emozionante: tunnel, canyons profondi ricoperti di coralli, gorgonie e spugne di ogni colore, fanno sentire parte integrante di questo mondo meraviglioso.In un anfratto uno squalo nutrice sembra sonnecchiare, mentre una grande razza si stacca dal fondo poco più avanti come in una favola. I subacquei si immergono nelle emozioni tra Silky, Lemon, Bull e Grey Reef Shark, oppure fluttuano tranquilli tra decine di aquile di mare o cernie giganti che nuotano attorno maestose ed indisturbate. Oltre la barriera sono presenti delfini, pesci vela, marlin e squali balena. La flora è rappresentata principalmente dai tre tipi di mangrovie: la bianca (Laguncularia racemosa), la rossa (Rhizophora mangle) e la nera (Avicennia germinans). Sono presenti, inoltre, vari tipi di palme (Reistonea regia e Microcycas calocoma) e pini (Pinus cubeniss).Per quanto riguarda la fauna, le isole sono abitate soltanto da iguana (Cyclura macleayi), caimani e quella specie di nutria-castoro chiamata ‘jutia’ (Capromys sanfelipensis). Qui vivono anche decine di specie diverse d’uccelli come pellicani, aquile, cormorani, vari tipi d’aironi e fenicotteri. Nel mare, oltre alle migliaia di pesci, ci sono enormi tartarughe marine di tre diverse specie, molti tipi di molluschi e granchi, calamari, gamberi e meduse. Tutto è esattamente come quando vi giunse Cristoforo Colombo 500 anni fa.

Imbarcazioni

MY Avalon Fleet
MY Caballones
MY Halcon
MY Reina
MY Tortuga